lunedì 29 giugno 2009

Il monopolio dell'informazione

Nei mercati monopolistici (cito a memoria dai libri di Economia), i prezzi, essendoci un unico produttore che detiene l'offerta del bene, tendono a salire. Nel mercatò dell'opinione, della notizia e dell'informazione, il bene prodotto, che i consumatori cercano è la verità, quella con la "V" maiuscola, che tutti i produttori di informazione suppongono di possedere.
I macchinari - seguitando nella metafora del mercato: i giornalisti - che come è risaputo servono alla produzione dei beni, sono tutti obbligatoriamente da registrare all'Ordine dei Giornalisti (che pretende la "O" e la "G" maiuscola, vista l'enorme potenza)...senza quest'iscrizione all'albo dell'OdG, nessun impresa produttrice di informazione potrà mettere sul mercato la propria produzione.
Questo monopolio vige in Italia dal 1925 e nessun (dico: nessun) giornalista si è mai degnato di schierarsi a favore della sua soppressione. Già sento le voci di chi borbotta "non è vero Travaglio lo voleva abolire"! No, nemmeno Travaglio voleva abolirlo per i motivi che ho sin'ora elencato, la sua, una dichiarazione di un bel pò di tempo fa, fu solo una provocazione per dire che anche alcuni servi del potere, da lui non ritenuti giornalisti, sono iscritti all'OdG.
L'avvento di internet ha portato, oltre a molta spazzatura, un infinità di canali "alternativi" dell'informazione, dove, nemmeno la piovra monopolistica dell'Odg può far arrivare i suoi tentacoli. Sto parlando dei Blog!

DR

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