Di: Germano Milite
Il titolo di questa nota è lo stesso di una delle migliori puntate di Annozero (alcune le trovo demagogiche e troppo platealmente faziose ma, quella alla quale mi riferisco, fu magistrale). Sono mesi che scrivo articoli che non dipingono come angelo caduto dal cielo il nostro Presidente del Consiglio e sono mesi che, puntualmente, chi critica i miei pezzi per difendere Silvietto, mi muove più o meno sempre le solite obiezioni. Più che obiezioni, a pensarci meglio, sono slogan ripetuti a mo di liturgia neuromortis. Nella top two dei commenti dementi ci sono di sicuro i seguenti (wow: Dante mi fa na sega con le rime):
-"Smettetela di fare gossip e di sparlare della vita privata del Premier"
-"Ma lasciatelo lavorare in pace"
Ora, dato che mi smarono oltremisura nel dover ripetere a questi lobotomizzati ogni volta gli stessi fin troppo ovvi chiarimenti, ho deciso di precisare in codesta sede come mai, queste due affermazioni, siano di quanto più stronzo, qualunquista, inconsapevole, ignorante e ridicolo possa esistere nella cesta sempre straripante delle minchiate! In tal modo, ogni volta che qualche "genio" mi scrive una delle due frasi incriminate, lo rimando direttamente su questa nota per regalare un barlume di vita alle sue spente sinapsi.
1. Se io, Germano Milite, amo tradire mia moglie, frequentare minorenni e circondarmi di bei culi sodi durante l'estate, questa mia simpatica e giustificabilissima abitudine, non va in alcun modo ad influire nella gestione di uno Stato. Perchè? Ovvio: perchè non sono il Presidente del Consiglio, non ho le mani in pasta ovunque, non posso decidere (imporre) nomine in tv, governo, amministrazioni locali, enti pubblici, aziende ecc..in poche parole, non contando un cazzo a livello pubblico, se a me piace un bel pezzo di gnocca piuttosto che un'altra, questa mia preferenza, non andrà ad incidere sulle nomine di funzionari, sottosegretari, ministri, manager, attori ecc...se poi un bel giorno, il sottoscritto, vince la lotteria politica e diventa Capo di Stato, le sue preferenze sessuali e la sua passeradipendenza, iniziano a non essere più cosa privata ma a sfociare nel pubblico. Il motivo lo intuirebbe anche un cercopiteco ubriaco: non divento, infatti, un semplice personaggio pubblico ma il personaggio pubblico numero uno dell'intero paese (mica cazzi). I miei umori hanno conseguenze gigantesche sulle modalità di gestione del Paese e, gli incarichi che posso conferire, sono di primissima importanza. Per questo, parlare di "vita privata del premier", è come parlare di attività neuronale riferendosi al cervello di Flavia Vento: semplicemente non esiste!
2. "Lasciamolo lavorare"...mi piacerebbe riflettere soprattutto sul verbo "lavorare". Ora io non so quanto un Premier debba lavorare per il proprio paese ma, così, ad intuito, direi che gestire uno Stato ed avere determinate responsabilità, sia un po' più difficile ed impegnativo che contarsi i peli del naso. Credo che, essere un buon Capo di Governo, richieda una concentrazione maggiore rispetto ad un lavoro come può essere quello, che so, di un contatore di piccioni malati. Credo che, un incarico simile, richieda una concentrazione ed un assoluto senso del dovere che, a suon di droga e figa party, secondo me, è un po' difficile raggiungere e conservare. Anche questa affermazione bislacca, dunque, è facilmente smantellabile con un bell'esempio (magari affiancato da un disegnino illustrativo). Mettiamo caso che voi, imberbi e fannulloni studenti del XXI secolo, poco prima di dare il più importante esame del vostro corso di laurea, in barba ai doveri di studio e sacrificio, organizzaste un festino a suon di cubane, trans, escort, carte e cocaina. Mettiamo che la sfiga decida di ghermirvi e che, i vostri genitori, rincasino prima da un soggiorno che doveva durare una settimana e che invece, a causa di un imprevisto, è finito dopo due giorni. Voi avreste il coraggio di rispondere, con il naso biancastro, gli occhi lucidi e due trans sulle ginocchia:"Ma lasciatemi lavorare"? Berlusconi non è un privato cittadino miliardario che ama fare il "bricconcello" con le pulzelle e organizzare festini...Berlusconi, sembra incredibile ma è così, è un Capo di Stato (non un capo di Harem). Il fatto che "accompagnatrici"(oggi se non le chiami così si offendono) vengano candidate, come per la D'Addario e la Montereale, alle elezioni provinciali e/o comunali è vergognoso e fuori da ogni giustificazione razionale. Il "paese va a puttane", certo...ma chi lo rappresenta non è da meno!
Germano Milite
Nessun commento:
Posta un commento