‘Peppino’, si fa chiamare così Giuseppe, ha iniziato questo mestiere “un po’ per la statura un po’ perché ho iniziato davvero da bambino” spiega; è un ragazzo di 21 anni, fa il muratore da quando era piccolo. Non dice nemmeno quando ha iniziato, generalizza rispondendo: “da una vita”.
E’ di statura minuta, forse nemmeno un metro e sessanta, ha il tono di voce da uomo ma nemmeno un filo di barba, i capelli corti castano chiaro, tenuti in piedi da chissà quanto gel. Una persona curata, con sopracciglia rifatte e colorito di pelle sempre scuro, grazie alle lampade che fa settimanalmente. Solo le mani sono quelle di un uomo, sembra lavorino da secoli. “Si capisce subito che cosa fanno le persone nella vita – racconta con orgoglio ed un pizzico di arroganza – le mani da studente e da uomo d’ufficio sono come quelle di una femmina. I lavoratori hanno le mani da ‘uomini’”
CONTIUA A LEGGERE SU: http://www.inviatospeciale.com/2009/11/paura-e-speranza-allombra-del-vesuvio/
Nessun commento:
Posta un commento