venerdì 17 luglio 2009

Travaglio come Berlusconi. Sveglia!

Marco Travaglio, ieri, si è ripresentato sul suo blog con un articolo che fa cadere le braccia. Ti aspetti che quell'uomo con un cervello così grande, con un senso critico così forte e con una capacità comunicativa così potente, scriva qualcosa di serio, di efficace di utile per il paese, e invece, continua a sparare cazzate su Berlusconi, le mignotte di palazzo Grazioli e il suo divorzio para-pedofilo. Tra l'altro, il nostro paladino della verità continua imperterrito a fare pubblicità ai suoi libri. Non mi si venga a dire che non ha canali dove pubblicizzarsi, suvvia, Marco Travaglio è una star.
Inoltre, seguita a citare la Freedom House come parametro di giudizio per la libertà di informazione nel nostro paese, non sapendo, o facendo finta di non sapere, che dopo la sua nascita nel 1941, iniziò a baracmenarsi a tutela dei diritti democratici occidentali contro l'Urss, quindi, seppur dalla parte della ragione iniziava già lì il suo lavoro pro-statunitense. Sin qui però nulla di grave, lo schierarsi contro le dittature, fu un ùa presa di posizione lodevole. Negli anni della guerra del Vietnam, però, iniziò il lavoro mediatico e condizionante della Freedom House. Si elogiò l'operato degli Usa nel sud est asiatico. Dopo il lavoro presso l'UNESCO, che sfavorì la nascita di sistemi informativi nei paesi terzomondisti dando all'occidente il monopolio occidentale dell'informazione in casa altrui, negli anni '80 si schierò a favore di Reagan per l'esportazione dei valori americani in Centro America; erano gli anni delle continue ingerenze degli Usa negli affari interni dei paesi Latino Americani, a volte anche garantiti da insurrezioni para-militari sovvenzionate dalla casa bianca.
Non stiamo quindi parlando di una vera e propria Organizzazione Non Governativa (ONG) ma di un'associazione affiliata a fondazioni filo-ebraiche di matrice americane. Parlaimo di qualcosa di fazioso, c'è davvero poco di "freedom".
Perdonatemi la breve digressione sulla FH.
Continuo con Marco superstar. Alla fine del suo articolo, continua ad inficiare l'intelligenza degli italiani, il loro senso critico e la loro capacità di pensare. Sostenendo che Berlusconi sarebbe dovuto essere contestato su altri temi (mafia, corruzione, etc) ma che gli italiani non sarebbero riusciti a venirene fuori, scrivendo: "Vicende evidentemente troppo serie per un paese ridicolo, che anche lui ha contribuito a ridurre in questo stato". Travaglio come Berlusconi, evidentemente, segue delle statistiche tutte sue. "Paese ridicolo"? Mi sembra tanto riascoltare "Chi vota prodi è un coglione", di qualche anno fa.
Ma siamo davvero così dormienti che non riusciamo ad accorgerci che ci sbattono a destra e sinistra a loro piacimento? Siamo davvero così decisi a salire su uno dei due carri vincitori che passa per le vie principali, senza considerare i carretti delle viuzze minori?
Direi basta. Basta anche con questo nuovo quotidiano, l'antefatto, iper-pubblicizzato. Sarà un quotidiano che non utilizzerà i fondi statali. Bene. Ma le pubblicità? I finanziamenti? Credono davvero che tutti crederanno che si manterranno con i soli soldi dei lettori? [mmm] Ho i miei dubbi, e voi?

Diego Ruggiano

2 commenti:

  1. Mi sto interessando da relativamente poco alla situazione del NOSTRO Paese. Quello che scrivi lo trovo interessante e sono d'accordo con te sul fatto che un giornale non può nascere così dal nulla.

    Di certo ci sono dietro interessi economico/politici che ovviamente non vanno d'accordo con l'attuale capo del Governo.
    Attualmente però se dovessi scegliere tra l'attuale governo e un governo diverso sceglierei quello diverso...

    Un altra cosa: si parla tanto del fatto che Travaglio e company ci vogliono condizionare in un certo modo. Questo è evidente, però anche dall'altro lato subiamo un condizionamento molto maggiore e molto più nascosto (e quindi più pericoloso!) perchè in effetti io stesso noto una mancanza di inofrmazione obiettiva e coerente su tutti i tg ed i giornali che si suppone siano controllati da Berlusconi.

    Ricodiamoci poi che Travaglio parla con delle prove in mano e che i suoi "Passaparola" non sono dedicati solo ai festini... anazi.

    Quindi non diamo tutto per oro colato, sono s'accordo. Però un fondo di verità c'è di sicuro.

    Bisogna andare fino in fondo in questa storia, sono stufo di essere sbattuto a destra e a sinistra!

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  2. Travaglio, prima di tutto, non vota a sinistra, è ipercritico nei confronti del Pdl come nei confronti del Pd.
    L'Italia è ridicola: sanità, disastri idrogeologici, cementificazione sfrenata, istruzione, concorsi pubblici, evasione fiscale... tutto corrotto, tutto malfunzionante. Il sistema Paese è intriso di mafia. Chi sostiene il contrario porta avanti una fierezza d'essere italiani che fa male all'Italia stessa

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