giovedì 16 luglio 2009

TreniItalia ti amo

Volevo riportare delle piccole considerazioni, forse di carattere personale, su TreniItalia. Innanzitutto prometto che nei prossimi giorni mi informerò su quanto e come l'azienda TreniItalia si è impossessata quasi (credo) a carattere monopolistico delle ferrovie dello Stato. Intanto mi limito a dissuadere chi crede che i paesi dell'est, quelli che prima appartenevano al blocco sovietico, siano arretrati rispetto al nostro bel paese. Ricordo le tanti voci che mi invitavano alla cautela nel frequentare le ferrovie della Bosnia, della Croazia, dell'Ungheria e della Polonia quando partii per l'inter-rail in quella che era la zona C del pass che consentiva il viaggio in tutti i treni dei paesi dell'est. Bhè, devo dire a tutte quelle voci che hanno criticato quei paesi e le loro infrastrutture ferroviarie che, seppur scioccati da un inevitabile gap dovuto al brusco passaggio di regime economico ( e non solo economico), quelli sono Signori paesi. Non un ritardo. Mai l'aria condizionata rotta. Mai gente in piedi. In Italia, i ritardi sono all'ordine del giorno perchè tutti i treni che non sono Eurostar (quindi che non costano troppo) danno la precedenza sui binari alle linee più care. Sempre in Italia, l'aria condizionata è almeno nel 80% dei casi rotta o malfunzionante, certo s'intende, solo sui treni a basso costo (regionali, espresso e a volte anche InterCity). E, ciliegina sulla torta, la gente in piedi (sempre sui treni meno costosi, s'intende) fa ormai parte del "presepe" dei treni italiani. Come si possono emettere biglietti a iosa anche dopo aver superato il numero minimo di passegeri su un treno??? Questo e tanto altro è l'azienda Treni Italia.

Diego Ruggiano

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