sabato 1 agosto 2009

Ici, à Paris. Qui, in Europa.

Ah la France. Ici, à Paris, la vie est tres diferente, je continue à dire que nous sommes en Europe. Si, siamo proprio in Europa, è questa la prima vera e propria differenza che avverto. Sistema sanitario, istruzione, giustizia, polizia, informazione, sono almeno vent'anni avanti. Beh, non mi candido, almeno per il momento, a descrivere le peculiarità di questo gap con i cugini d'oltralpe ma, ripeto, la prima impressione è assolutamente questa. L'università, ad esempio, è tutto un altro mondo. Innanzitutto, quelle statali, non costano come in Italia. Basti pensare, che uno studente medio, con un modesto contributo statale corrisposto in base al reddito, di tasse paga 230 euro all'anno! In Italia? Chi ha studiato, chi studia o chi ha i figli che studiano sicuramente già inizia a fare i primi calcoli in termini pecuniari. L'università qui dura 3 anni, come in Italia, successivamente si può scegliere di continuare nelle varie specializzazioni "l'ecole" che presentano 2 anni, divisi tra loro, dove lo studente porta avanti un progetto con una cattedra in una materia da lui scelta. Parlo di quello che ho conosciuto "l'ecole des hautes etudes en sciences sociales". La persona che conosco, iscritta al prima dei due anni, sta per consegnare la sua tesi. E' lei che mi ha mostrato le sue tasse, quelle di 230 euro.
Mais la France est plus. La Francia, questo mite paese, è stata negli ultimi mesi scandalizzata da un'intrusione del governo in un processo che vedeva come imputati un gruppo di estrema destra, colpevole di aver rapito, seviziato e ucciso un ebreo. Il processo per tale atto si è concluso con l'ergastolo ai danni del capo del branco, e solo pochi anni per gli altri partecipanti al brutale atto. Per aggradarsi la simpatia dell'opinione pubblica, che chiedeva una condanna più dura anche per gli altri membri del gruppo, il governo ha manifestato il suo dissenso verso il risultato emanato dal tribunale. Il processo è stato riaperto.
"Scandale" ha urlato la Francia. Lo scandalo risiede nell'intrusione - inammissibile da Montesquieu ad oggi - da parte di un potere governativo in quello giudiziario.
Io non ho potuto non sorridere. Pensavo alla mia Italia. In casa mia, in casa nostra, le intrusioni non si contano nemmeno sulle dita di una squadra di football.

Diego Ruggiano

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